venerdì 2 novembre 2012

Giovanni 1, Buona Notizia

Giovanni 1

Buona Notizia

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La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
(Giovanni 1:9-12)

Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce.
(Giovanni 1:7-8)

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei Leviti per domandargli: "Tu chi sei?"
Egli confessò e non negò; confessò dicendo: "Io non sono il Cristo".
Essi gli domandarono: "Chi sei dunque? Sei Elia?" Egli rispose: "Non lo sono". "Sei tu il profeta?" Egli rispose: "No". Essi dunque gli dissero: "Chi sei? affinché diamo una risposta a quelli che ci hanno mandati. Che dici di te stesso?" Egli disse: "Io sono la voce di uno che grida nel deserto: "Raddrizzate la via del Signore", come ha detto il profeta Isaia".
(Giovanni 1:19-23)
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Il termine Vangelo ha il significato di buona notizia.
Il punto è... mi serve ricevere una buona notizia? Ovvero, credo davvero che sia un qualcosa rivolto a me?
Una buona notizia la si spera e la si cerca con tutte le proprie forze solo nel momento in cui si riconosce davvero che senza di essa dolori e sofferenze prenderebbero le redini della nostra vita. La notizia di una cura per una malattia, ad esempio, di un nuovo incarico di lavoro che permetterà alla nostra famiglia di arrivare a fine mese senza troppi problemi, di una ritrovata amicizia che stava andando a rotoli...
La triste verità è che troppo spesso pensiamo di non avere bisogno di Cristo proprio perché non vogliamo ammettere la gravità della nostra situazione e la nostra debolezza di fronte a tutto ciò che è attorno a noi.
Preferiamo piuttosto trovare rifugio in una manciata di buoni comportamenti per mettere a posto la coscienza o nelle amicizie che ci promettono forti e facili emozioni che riempiano il vuoto che abbiamo dentro di noi.
Nel vangelo di Giovanni, fin dai primi versetti, tutto questo è messo bene in chiaro: una traduzione più letterale del v.11 dice Egli (la Luce = la Parola = Cristo) è venuto presso ciò che è suo, e quelli che sono suoi non l’hanno ricevuto.

E allora verrà naturale chiedersi: la buona notizia dove la si trova e, soprattutto, di cosa si tratta?
La Buona Notizia consiste nella volontà di Dio di avere una relazione personale con ognuno di noi, nel suo desiderio di volerci chiamare figli e darci quella gioia che viene solo dall'esperienza del suo amore.
L’evidenza di quanto questo messaggio sia personale e rivolto al singolo è la contrapposizione con un mondo che rifiuta di accogliere Cristo nel proprio cuore e di voler appartenerGli  (Giovanni 1:11).

Ma allora cosa significa essere Figlio di Dio (o essere adottati da Dio)? Forse non c’è nulla di più complicato da spiegare. Essere Figlio di Dio non significa seguire una ricetta standard, ma è il risultato di un rapporto intimo e sincero con Dio, una conoscenza nutrita e accresciuta giorno per giorno e, soprattutto, personale.

In Giovanni 1 si vede che un Figlio di Dio è colui che ha ricevuto Cristo come luce della propria vita
Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.        (Apocalisse 3:20)

Essere figli di Dio è un privilegio e un diritto (e un diritto, come tale, non può esserci sottratto) ottenuto per grazia da Dio che, per primo, ci ha amati e voluti:
avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà,
a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio.     (Efesini 1:5,6)
mediante la fede in Cristo.
perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù      (Galati 3:26)

Un’altra caratteristica dei Figli di Dio che è la necessità e il desiderio di dare testimonianza della luce che è in loro (Giovanni 1:19-23). 
Ed è naturale! Quanto è più bello poter condividere un dono così magnifico e gratuito con una sempre più grande comunità di persone!

Porgi orecchio, SIGNORE, e rispondimi, perché io sono povero e bisognoso.
Proteggi l'anima mia, perché ti amo. Dio mio, salva il tuo servo che confida in te!
Abbi pietà di me, Signore, perché io grido a te tutto il giorno.
Rallegra l'anima del tuo servo, perché a te, Signore, io elevo l'anima mia.
Poiché tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare, e misericordioso verso quanti t'invocano.
(Salmo 85:1-5)


Vuoi provare anche tu la gioia di essere chiamato Figlio da Dio? 

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