domenica 21 luglio 2013

Giovanni 17, Verso chi sto guardando?

Verso chi sto guardando?

Giovanni 17

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Joh 17:1  Queste cose disse Gesù; poi levati gli occhi al cielo, disse: Padre, l'ora è venuta; glorifica il tuo Figliuolo, affinché il Figliuolo glorifichi te,
(Giovanni 17:1)
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Sei mai stato lasciato solo ad affrontare una prova?
Molto spesso gli amici sono amici solo fino a quando le situazioni non si fanno troppo spinose o fino a quando c'è un interesse nell'amicizia!
Il problema è che non siamo in grado di capirlo fino a quando, nei momenti più complicati, in cui abbiamo davvero bisogno di aiuto, veniamo traditi o lasciati soli. Ci si sente spaesati, come se ogni riferimento ci fosse stato tolto e la terra ci mancasse sotto i piedi. Non si sa mai dove guardare per trovare un aiuto.

Gesù sà che ormai il tempo che gli rimane da passare con i suoi discepoli è finito: Giuda, dopo aver cenato insieme a Gesù, se ne era andato (Giovanni 13:25-30) per correre dai sacerdoti e dai farisei per denunciarlo e portarli nel luogo dove si trovava per arrestarlo. I discepoli sono spaventati e sconsolati e non riescono a capire cosa significhi quello che sta preannunciando il loro Maestro (Giovanni 17:1).

Pur consapevole di tutto il dolore che sta per soffrire, del tradimento, dell'abbandono, della derisione, della tortura e della morte in solitudine completa, Gesù ha ben chiaro dove rivolgere il proprio sguardo!


Joh 17:1  Queste cose disse Gesù; poi levati gli occhi al cielo, disse: Padre, l'ora è venuta; glorifica il tuo Figliuolo, affinché il Figliuolo glorifichi te,
(Giovanni 17:1)

Gesù non si guarda mai attorno disorientato per cercare un ultimo disperato appiglio che gli dia la forza per continuare in quello che deve fare, non si scoraggia nel vedere quello che lo aspetterà di lì a pochi minuti.
Il suo desiderio di obbedire alla volontà del Padre è così profondo e l'amore che lo lega al Padre così forte da dargli la ragione e il desiderio di seguire il sentiero che gli è stato tracciato davanti. 
Mi chiedo quante volte nella mia vita questo è stato vero anche per me. O piuttosto quanto troppo spesso mi lascio prendere dalla paura anche per piccole cose, quante volte è l'imbarazzo (e non il pericolo di morire) a impedirmi di andare e fare quello che il Signore vuole da me. A quante volte invece metto da parte il Signore perchè ho poco tempo per portare a termione altre attività. 
A quante volte lascio che la mia attenzione sia distratta dal Signore per concentrarla su problemi della mia vita o sul divertimento per poi rimanere ancora sorpreso quando mi guardo attorno e vedo che è tutto finito e sono da solo.

Eppure anche quando noi ci dimentichiamo di cercarLo, il Signore non si dimentica di noi!
Nella preghiera che rivolge al Padre la sua preoccupazione non è per quello che sta per affrontare.. ma per noi!
Gesù pensa a noi che rimaniamo qui nel mondo, alle tribolazioni che ci attendono (V'ho dette queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi animo, io ho vinto il mondo Giovanni 16:33 )  ed ha pronta una meravigliosa e incoraggiante  consolazione per noi.

Joh 17:13  Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compita in se stessi la mia allegrezza.
Joh 17:14  Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Joh 17:15  Io non ti prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.
Joh 17:16  Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Joh 17:17  Santificali nella verità: la tua parola è verità.
Joh 17:18  Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo.
Joh 17:19  E per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati in verità.
Joh 17:20  Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola:
Joh 17:21  che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.
(Giovanni 17:13-21)

Gesù non promette di eliminare le prove dalla nostra vita qui sulla Terra, nè ci dà false speranze come i maghi o le religioni del benessere che oggi soprattutto prendono piede perchè promettono soluzioni facili ai problemi.
Gesù ha desiderato e ha scelto per amore nostro di "mettere la propria persona da parte per essere utilizzato nella maniera che Dio desidera" (questo è il significato della parola "santificato"); ha scelto di intraprendere il difficile cammino che lo porterà a sostituirsi a noi nella morte dovuta al peccato, e questa scelta la fa perchè noi potessimo godere della vita eterna (v.2)  perchè potessimo riacquistare la comunione perduta con il Padre (v.21), perchè potessimo provare la sua Sua stessa gioia completa (v.13) e la Sua perfetta gloria (v.22).
Questa è la perfetta consolazione che Gesù ci regala ogni giorno da quando abbiamo scelto di amarlo e di credere in quello che è stato necessario che Egli facesse per noi.
Gesù non ha mai perso di vista il Padre, non si è mai domandato se ne valesse la pena di soffrire per noi. Lui è morto perchè potessimo stare insieme a Lui per sempre, e ancora oggi è lì ad aspettare per ognuno di noi, nonostante tutto! Gesù ci ha voluti uno per uno, consapevole delle nostre debolezze.
E nel momento in cui mettiamo la vita nelle mani del Signore, tutte queste promesse siamo certi che non ci verranno mai tolte:

Joh 16:26  In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi;
Joh 16:27  poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che son proceduto da Dio.
(Giovanni 17:16-27)

Io ho scelto di puntare il mio sguardo verso il Signore. E tu?

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